L’Art Therapy

Pagina

“L’arteterapia… è la regolazione del mondo interno. Attraverso l’arteterapia si entra nell’imbuto della conoscenza, del vissuto, dell’esperienza, qualunque sia stata, per mettere un po’ di ordine nella vita ed evitare che la distorsione dei vecchi ricordi generi caos e mandi in confusione. Arteterapia significa creare, dare vita a delle immagini e collegare queste creazioni con il vissuto personale”. (Molteni, 2007)
L’Arteterapia implica l’uso di attività artistiche e creative a sostegno e in aiuto di persone con particolari problematiche, o determinate diversabilità, come strumento riabilitativo dopo esperienze difficili e traumatiche, o semplicemente come mezzo per migliorare la qualità della propria vita.
Le risorse che vengono utilizzate attraverso il lavoro con l’Arteterapia non hanno nulla a che vedere con la ricerca estetica o con la conoscenza di particolari tecniche artistiche, ma sono le potenzialità, che ognuno di noi possiede, di elaborare il proprio vissuto e di esprimerlo creativamente.
Ciò che conta non è il prodotto artistico finale, ma il processo creativo in sé, l’esprimersi, il creare.
Fin dall’antichità l’arte è stata utilizzata per prevenire e alleviare malesseri, come metodo di crescita personale per trasformare pensieri e fantasie in creazioni artistiche, allontanando, così, inquietudini e squilibri.
L’arte è stata sempre considerata una forma di comunicazione importante, efficace, capace di arrivare anche dove le sole parole non possono.
Secondo Freud, il prodotto artistico era in grado di diventare lo specchio del mondo interno del soggetto, mentre Jung riteneva l’arte mezzo privilegiato per contattare ed esprimere le immagini appartenenti all’inconscio. Con Edith Kramer l’attenzione si sposta sul processo creativo, ritenuto strumento di evoluzione per riconoscere ed esternare le proprie emozioni, per comprendere e risolvere difficoltà e conflitti.
Lo scopo dell’Arteterapia è, così, quello di consentire una più profonda conoscenza di se stessi, di acquisire una maggiore consapevolezza, entrando in contatto con la propria storia, con i propri bisogni e desideri, lasciando la propria impronta creativa, comunicando con gli altri senza il bisogno delle parole.
L’espressione artistica permette di dare corpo all’emozione, di lasciare spazio all’immaginazione, libero corso al sentire; attraverso la creatività addestriamo la nostra percezione personale e scopriamo la possibilità di produrre il nostro esclusivo segno creativo, di far sentire la nostra “voce”, di lasciare la nostra traccia unica e irripetibile.
Ciò che l’Arteterapia si prefigge è di dare la possibilità di esprimere e comunicare sensazioni e sentimenti, per entrare in contatto con il proprio mondo interiore, favorendo sviluppo e crescita personale.
L’Arteterapia è un intervento di aiuto che guida all’esplorazione di sé, delle proprie problematiche e delle proprie risorse emotive e relazionali, potenziando in ogni individuo aspetti positivi, capacità personali, possibilità individuali e creatività, quale dote preziosa per una migliore gestione della propria vita.
È un intervento strutturato, in una situazione definita e protetta, all’interno di un setting, con regole e controlli, in grado di sviluppare la capacità di esprimersi, la gestione del malessere e delle risorse.
È all’interno di questa relazione d’aiuto che si rende concreto e si mostra l’immaginario dell’utente, che si avvicina all’operatore, testimone e parte attiva del dipanarsi di un blocco comunicativo, così da dar vita ad una relazione profonda; si riconoscono e si condividono desideri, traumi, aspirazioni, inquietudini e problemi che altrimenti sarebbero rimasti sopiti e incompresi.
Erich Kandel, Nobel per la medicina, si è impegnato per fornire quel supporto scientifico di cui le artiterapie hanno bisogno per essere ammesse a pieno titolo tra le strategie riconosciute dalla comunità scientifica.
Nel momento in cui si lavora con la mediazione artistica si mette in moto un circolo virtuoso di creatività che può arrivare a risultati inaspettati.
Le attività a mediazione artistica, rispetto ad altri tipi di interventi maggiormente codificati e dall’assetto più rigido, producono negli utenti maggior motivazione alla partecipazione, senso di benessere percepito, miglioramento della qualità di vita, riduzione dei sintomi comportamentali, un miglior tono dell’umore, maggior stima e considerazione di sé, migliori relazioni interpersonali, poiché la mediazione artistica consente l’utilizzo della creatività, permette la libera espressione e agisce in un contesto non giudicante e non interpretativo, in cui la persona si sente libera di sperimentare un mezzo espressivo per il quale non occorrono alcun addestramento artistico e alcuna competenza tecnica specifica.
Per questo l’Arteterapia può venire utilizzata da utenti di ogni età, dai bambini agli anziani, e nei contesti più vari, nell’ambito dell’assistenza sanitaria, della pedagogia, dell’educazione speciale, della riabilitazione, come sostegno per affrontare situazioni di disagio e malessere, dipendenze, disturbi alimentari e squilibri, per superare storie di vita o storie famigliari problematiche, per la grande efficacia che la partecipazione ad attività creative comporta in termini di autostima, di crescita dell’immagine di sé, di interazioni sociali sane, di consapevolezza di sé e di motivazione al cambiamento.

Arteterapeuta iscritto S.I.A.F. con codice ER002T-AR